Due anni fa avevamo già scritto un articolo sul tema, ecco cosa è effettivamente cambiato dal 2023.
Se sei uno frontaliere, o stai pensando di diventarlo, è importante capire bene cosa è cambiato e come funziona la nuova tassazione. Spoiler: non tutti sono trattati allo stesso modo.
Vecchi vs Nuovi frontalieri: chi sono?
Vecchi frontalieri (prima del 18 luglio 2023)
- Vivevi in Italia entro 20 km dal confine e lavoravi in Ticino prima del 18 luglio 2023?
- Bene, per te non cambia nulla: continui a pagare le tasse solo in Svizzera.
- In Italia non devi dichiarare nulla e non sei soggetto all’IRPEF.
Questo regime ti tutela e ti fa risparmiare, ma è valido solo per chi già lavorava in Svizzera prima di quella data.
Nuovi frontalieri (dopo il 18 luglio 2023)
Hai iniziato a lavorare in Svizzera dopo il 18 luglio 2023? Allora entri in un nuovo sistema fiscale, più complicato:
- Paghi l’80% dell’imposta alla fonte in Svizzera (cioè ti trattengono meno tasse sullo stipendio rispetto ai residenti svizzeri).
- Ma... devi anche dichiarare il reddito in Italia, dove potresti pagare l’IRPEF.
- Buona notizia: hai una franchigia di 10.000 € in Italia, quindi su quella cifra non paghi tasse.
- Hai comunque diritto a scaricare le tasse già pagate in Svizzera dal totale italiano, per evitare la doppia imposizione.
E se non vivo nei soliti comuni di confine?
Ecco la novità più interessante del 2024: il governo italiano ha riconosciuto 72 nuovi comuni che ora rientrano nel regime agevolato dei frontalieri. Se vivi in uno di questi:
- Puoi scegliere di pagare in Italia un’imposta sostitutiva fissa del 25% su quanto già versato in Svizzera.
- Non paghi IRPEF progressiva.
- È un sistema più semplice e, spesso, più vantaggioso.
Questa opzione è pensata per rendere la tassazione più equa per chi vive vicino, ma non rientrava nella fascia dei 20 km.
E se lavoro da casa (smart working)?
Oggi si può lavorare da casa fino al 25% del tempo totale senza perdere lo status di frontaliere.
Se resti sotto quel limite: niente paura, resti fiscalmente frontaliere.Se lavori da casa più del 25% del tempo: scattano le regole della tassazione ordinaria italiana (più salate).
Quindi attenzione: il telelavoro ha dei limiti, e superarlo può farti perdere vantaggi fiscali importanti.
Esempi semplici
Maria, frontaliere da prima del 18 luglio 2023
- Lavora in Svizzera da gennaio del 2019
- Vive a Como, entro 20 km dal confine
- Paga solo tasse in Svizzera. Nessuna dichiarazione IRPEF in Italia
Luca, frontaliere da dopo il 18 luglio 2023
- Ha iniziato a lavorare in Ticino a settembre 2023
- Paga una tassazione ridotta in Svizzera (80%)
- Deve dichiarare in Italia, ma ha 10.000 € di franchigia + credito per le imposte pagate
Sara, residente in un nuovo comune frontaliero
- Lavora in Svizzera dal 2024
- Vive in un comune ora riconosciuto come frontaliero (es. Varese)
- Può scegliere di pagare solo il 25% delle tasse svizzere in Italia, senza IRPEF
Tabella di confronto
Tipo frontaliero | Dove paghi le tasse | IRPEF in Italia? | Franchigia o agevolazione |
Vecchio (prima 18.07.2023) | Solo in Svizzera |
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Nuovo (dopo 18.07.2023) | Svizzera + Italia |
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Nuovo in comuni extra | Svizzera + Italia |
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Domande frequenti
Devo fare la dichiarazione in Italia anche se pago in Svizzera?Solo se sei un nuovo frontaliere.
Come so se il mio comune è tra i 72 nuovi?
Verifica con il CAF o guarda l’elenco aggiornato sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Posso scegliere tra IRPEF o imposta fissa al 25%?
Sì, ma solo se vivi in uno dei nuovi comuni riconosciuti.
Conclusione: che fare?




Consiglio utile: parla con un CAF, un commercialista o un consulente fiscale esperto in lavoro transfrontaliero prima di fare scelte fiscali importanti.